Una storia che inizia nel 1848

Giuseppe Pipino in una fotografia del 1887

Dopo trentasette anni, nel 2015, il marchio Pipino & Fino ritorna di proprietà della famiglia Pipino, titolare di Prato s.r.l.

Un nuovo inizio per questo antico marchio pieno di storia e di tradizione.

Fu nel lontano 1848 che il “trisnonno” Ariano fondò il “Primo Panificio Italiano” e se oggi egli stesso potesse narrarne le origini, ci racconterebbe di pani che odoravano quando li sfornavi e riempivano il pastino di profumo. Tutta la famiglia partecipava impastando, infornando, preparando i cestoni, e così via…

Da quei pani profumati, dalle abili mani dei “trisnonni”, poi dei bisnonni Giuseppe e Clara e ancora, dai forni a legna del “Primo Panificio Italiano di Giuseppe Pipino e Paolo Fino” in via Ormea a Torino, di acqua sotto i ponti ne è passata: maggior produzione, intorno alla famiglia i primi operai e quei pani che negli anni si assottigliarono sempre più, sino a diventare grissini. Era tutto un fermento.

Lo stesso fermento che anima oggi Luciano e Paolo Pipino figli di Carlo, nipote di Giuseppe Pipino. Una tradizione che si rinnova di generazione in generazione.

La nuova gamma dei prodotti Pipino & Fino è stata realizzata negli stabilimenti Prato con la ricerca e la selezione degli ingredienti più pregiati, dei cereali più antichi e con l’attenzione rivolta alle nuove tendenze in fatto di gusto e di alimentazione, restando sempre fedeli alla tradizione.

Specialità fabbricate con metodo artigianale come una volta perché diversamente perderebbero la propria identità; procedimenti che hanno bisogno delle giuste pause durante la lavorazione, dei lunghi tempi di lievitazione e soprattutto di una manualità che in certi passaggi conferisce la peculiarità al prodotto.

Specialità della panificazione più raffinata preparate dai nostri maestri fornai secondo la tradizione di famiglia.

Cartolina pubblicitaria del 1934

Il “Primo Panificio Italiano di Giuseppe Pipino e Paolo Fino” di via Ormea a Torino in una stampa d’epoca.

Fiera Campionaria di Milano